C’è modo e modo di giocare a calcio. Lo si può fare esclusivamente sul rettangolo di gioco, magari vincendo campionati e coppe, ma lo si può fare anche con un occhio al mondo del sociale in una prospettiva di solidarietà. In tal caso ci si arricchisce a vicenda e lo sport diventa un formidabile strumento per veicolare valori profondamente umani.
Chi conosce la Cluentina non può non aver notato e apprezzato il grande cuore che, da sempre, caratterizza questa società e che viene trasmesso a tutte le squadre che vestono le casacche biancorosse: dai “grandi” fino ai “piccoli amici” ogni anno gli atleti partecipano ad eventi solidali e si prodigano per dare una mano a chi è meno fortunato.
La prima squadra – che ha appena concluso il Campionato di Promozione – martedì scorso si è recata in visita all’Anffas di Macerata ed ha consegnato all’associazione i proventi delle multe raccolti nel corso dell’attuale stagione: si tratta di contributi versati dai giocatori allorquando non viene rispettato una sorta di “codice etico” che i giocatori stessi hanno sottoscritto ad inizio stagione. Ritardi agli allenamenti o alle partite, cellulari che squillano nello spogliatoio, attrezzatura tecnica non riposta nei magazzini, sigarette accese nei locali adiacenti al campo sportivo rientrano tra i comportamenti puniti dal gruppo con una piccola ammenda.
Il gruzzolo (poche centinaia di euro) viene accantonato e, a fine campionato, viene devoluto in beneficienza. Quest’anno i giocatori biancorossi lo hanno consegnato all’Anffas che ha ringraziato la Cluentina per il piccolo ma significativo gesto di solidarietà.