Finisce in parità (1-1) la gara contro l’Appignanese: una notte da “Davide contro Golia”.
Ne è venuto fuori un primo tempo sorprendente, una vera e propria dimostrazione di “furor iuvenilis”, l’ardore giovanile che non conosce timore reverenziale. I giovani biancorossi hanno sovente messo in gran difficoltà gli ospiti, costringendoli a falli e interventi affannosi. Una prima frazione di gioco che, se si fosse conclusa con il vantaggio della Cluentina, non avrebbe prestato il fianco ad alcuna recriminazione.
Poi, all’inizio della ripresa, l’ingiusta – in ogni senso – doccia fredda: una clamorosa svista arbitrale, un errore di valutazione che, come un beffardo “Deus ex machina”, ha alterato gli equilibri, non sanzionando una posizione di off-side di oltre due metri. Ne è scaturito il gol di Marcolini, che ha portato in vantaggio l’Appignanese.
I ragazzi, dopo un fisiologico momento di sbandamento, hanno reagito con il “nil desperandum” dei grandi (la massima latina che invita a non disperare), ricominciando a macinare gioco con una veemenza tale da costringere gli avversari a un numero incalcolabile di falli e l’arbitro a sventolare cartellini a ripetizione. L’apice è giunto al 25′ con il meritatissimo pareggio: un gol-capolavoro di Riccardo Ricotta che, da oltre trenta metri, ha disegnato una parabola perfetta all’incrocio dei pali, trafiggendo l’incolpevole portiere ospite. Un gesto tecnico che meriterebbe di essere incorniciato.
A riassumere l’impegno e la passione profusi da questi meravigliosi ragazzini, vale la pena citare un particolare che ha il sapore di un monito morale. Cetraro, sostituito dopo una prestazione maiuscola, è uscito in lacrime. Raggiunto dalla dirigenza per ricevere complimenti e abbracci, si è schernito, quasi in una dimostrazione di “pietas” sportiva: “Mi dispiace, abbiamo preso gol per colpa mia”.
Tra i dirigenti, il vice presidente del sodalizio Paolo Cerquetta ha sintetizzato la serata con commozione e orgoglio: “Sono orgoglioso di loro, sono stati commoventi per l’impegno profuso, la dedizione e l’attaccamento alla maglia. Queste serate sono una pagina di sport bellissima; mi spingo fino a dire che questo nostro investimento nei giovani dovrebbe rappresentare un esempio per molti. Usciamo da questa competizione ma, per l’impresa compiuta e il valore mostrato, è come se l’avessimo vinta”.
Gli undici di Gesuelli: Pennesi, Mogetta, Cetraro, Torresi, Menchi, Brizi, Ricotta, Giannini, Acquaviva, Gentili, Cappelletti. A disposizione: Amico, Sileoni, Paolucci, De Stephanis, Cammertoni, Tommasoni, Ruggeri, Grenga, Giampieri.
Ufficio Stampa Cluentina Calcio










