Macerata, 15 luglio 2025 – La Cluentina 2025/26 si appresta a ripartire con un organico ampiamente rinnovato. Nonostante la retrocessione, la società guidata dal DS Mandorlini e dal DT Acciarresi, ha scelto una linea chiara: costruire un progetto a lungo termine, puntando su un mix di giocatori esperti e giovani talenti per un percorso triennale che possa riportarla ai vertici.
Le colonne portanti e i volti nuovi
La rosa biancorossa può contare sulle conferme di alcuni elementi fondamentali come Andrea Mancini, Marco Menghini, Francesco Amico, Tommaso Montecchiari e Michele Pagliarini ai quali si aggiunge il centrocampista Leandro Torresi – che ha respinto le offerte di società di categoria superiore – unitamente alle conferme, nel reparto offensivo, dei giovani Cappelletti, Ricotta e Acquaviva. A tale gruppo si aggregano innesti di spessore in ogni reparto, a partire dalla difesa.
DIFESA: esperienza e prospettiva
Dal Montecassiano arriva il difensore esperto Andrea Pieristè, classe ’89. Con un passato in Serie D (Maceratese, 2007/08) ed Eccellenza (Vis Macerata, 2008/09), Pieristè ha costruito la sua lunga carriera in Prima Categoria con Montemilone Pollenza, Monteluponese, Casette Verdini, San Claudio e Urbis Salvia. “Da anni ormai nel nostro ambiente si parla della Cluentina come di un ambiente sereno, familiare, dove si può dare il massimo in un clima positivo,” ha dichiarato. “Quando a tali virtù si aggiunge un progetto lungimirante come quello prospettatomi dal direttore Acciarresi, per un calciatore non più giovanissimo come me è il massimo a cui si possa aspirare. Ho superato recentemente un infortunio grave e il fatto di essere ripartito dimostra la grande passione che ancora mi lega a questo sport.”
Un altro innesto per la difesa è il giovane Francesco Gesuelli, classe 2004, cresciuto nel Tolentino. Con i cremisi ha esordito in Serie D nella stagione 2021/22, prima di passare al Valdichienti Ponte (Eccellenza) e all’Appignanese, dove ha disputato due campionati di Promozione. “Tutt’altro che un passo indietro, semmai è una splendida occasione per un mio rilancio,” ha spiegato Gesuelli riguardo alla sua scelta di scendere in Prima Categoria. “Evidentemente, visto il risultato di Appignano, ho sbagliato anch’io qualcosa e qui posso crescere e migliorarmi ancora. Mi aspetto un gruppo compatto, una squadra piena di amici. Tanti ex calciatori biancorossi mi hanno riferito di un ambiente speciale.” Sull’inedita situazione di essere allenato dal padre, mister Raffaele Gesuelli, ha commentato: “Un effetto strano, sicuramente. Per me sarà un’esperienza nuova, ma ci sono tanti precedenti in campionati più prestigiosi di questo. Ogni tanto capita che le carriere sportive dei figli si incrocino con quelle dei genitori.”
CENTROCAMPO: duttilità e carattere
La mediana si arricchisce con l’arrivo dell’esterno Lorenzo Monteverde, classe ’92, la cui carriera è stata segnata in particolare dal giallo e dal rosso della Monteluponese, squadra con la quale ha disputato diversi campionati tra Promozione e Prima Categoria. Ha poi vestito le maglie di Aries Trodica, Trodica e, negli ultimi quattro anni, dell’Urbis Salvia. “Si dice un gran bene di questa società e mi piace molto l’idea di costruire una squadra che abbia il giusto equilibrio tra gioventù ed esperienza,” ha affermato. “Ripartiamo con tante motivazioni.”
ATTACCO: giovani promesse ed esperienza decisiva
La linea d’attacco si completa con due innesti importanti. Matteo Cullhaj, classe 2002, arriva dalla Urbis Salvia dopo un lungo percorso nel vivaio del Tolentino, con cui ha giocato dal 2019. “Vengo da una stagione difficile, culminata con una brutta retrocessione la quale, tuttavia, mi ha caricato ancora di più,” ha dichiarato. “Sono qui per far bene. Avevo un estremo bisogno di un ambiente sereno, lungimirante e positivo per ripartire con l’entusiasmo di un ragazzino.”
A portare il giusto peso offensivo ci penserà l’esperto Michele Lovascio, con un lungo passato in Serie D (Tolentino e Fossombrone) e un’esperienza in Promozione e Prima Categoria con il Potenza Picena. Vanta anche una militanza di ben nove anni consecutivi con la Vigor Montecosaro, prima dell’approdo al Montecassiano lo scorso anno. Lovascio è un attaccante atipico: “Probabilmente dipende dal fatto che sono nato centrocampista,” ha spiegato, “poi mister Zannini, ai tempi del Tolentino, mi ha spostato più avanti. C’è da dire che, in ogni caso, le poche reti che metto a segno sono sempre molto pesanti e spesso decisive.” Persona di elevati princìpi morali, non apprezza il calcio dilettantistico viziato dal denaro. “Io e la Cluentina ci siamo incontrati anche e soprattutto sulla scala di valori comuni. Amo le società che credono nei giovani e che tendono alla loro valorizzazione, quelle che credono nell’aspetto simbolico della maglia per la quale lottare e dare tutto. Non mi piace vincere facile, tutti sono bravi a farlo spendendo cifre folli. Mi ha lusingato, inoltre, la lunga militanza biancorossa in Promozione, il sogno è quello di riconquistarla quanto prima.”




